Filosofia della Spagyria: Venere vegetale – Enula
Habitat
Sporadica nelle zone umide della pianura padana.
Costituenti principali
Elenina, sesquiterpeni, eudesmani, alantolo, alantolattone, isolantolattone ed ac.alantico.
Informazioni
“Enula è una pianta in cui il processo floreale compenetra tutta la pianta fino al rizoma.
Essendo una pianta armoniosa il suo processo regolatore metabolico si spinge fino a livello del sistema ritmico, quindi in particolare quello respiratorio.” (Pelikan)
I risultati rafforzano l’evidenza che l’estratto acquoso Inula helenium (L.) potrebbe essere considerata una risorsa naturale di potenziali agenti antitumorali per il cancro al cervello, in special modo per la presenza degli specifici sesquiterpeni contenuti nelle foglie.
In altre ricerche viene mostrata una attività (sempre in vitro) nei confronti di linee cellulari del cancro al pancreas.
Insomma, sia dalle foglie che dalle radici di elenia sembra che ci siano le premesse per rinvenire dei composti con un’attiività anticancro, almeno nei termini sperimentali moderni.
Senza per forza spingersi a questi livelli di serietà patologica si può valutare l’attività antibatterica in vitro.
Le valutazioni positive in tal sesno potrebbero mostrare una nuova opportunità per contrastare l’antibiotico resistenza. (Considerare solo un problema di antibiotico resistenza è, in qualche maniera, una auto limnitazione della motivazione profonda della significato dell’infezione n.d.r.)
Del resto in quest’ottica altre ricerche mostrano come enula abbia il potenziale di promuovere la formazione di enzimi disintossicanti come il chinino reduttasi (QR) e il glutatione.
Fin dall’antichità greca e romana in occidente sono conosciuti i benefici popolari per la salute di questa erba.
Includono l’uso per condizioni respiratorie come asma, enfisema, polmonite, tosse e bronchite.
In particolare venne utilizzata nel raffreddore con abbondante muco bianco o chiaro e la tosse irritante (soprattutto nei bambini).
Molto prima della scoperta degli antibiotici inula è stato usata come rimedio per la tubercolosi.
Inula helenium è stata considerata particolarmente utile fin dall’antichità greca e romana per il trattamento di raffreddori, disturbi mestruali, disturbi digestivi e idropisia.
Si associano indicazioni come potente emetico (a forti dosaggi), contrastante efficacemente vari tipi di vermi parassiti e varie tipologie di infezioni fungine.