Filosofia della Spagyria: Mercurio vegetale – Farfaro

Habitat
Pianta che predilige i terreni e climi umidi di qualsiasi collocazione per altitudine.

Componenti principali
Glucoside amaro (tussilagina), ac.gallico, ac.malico, ac.acetico e ac.fosforico, colina, resina, tannino, mucillagine e grosse quantità di sali minerali.

Informazioni
N.B. Tussilago farfara L. sicuramente tossica ma che non merita l’oblio burocratico a cui sta venendo colpito da tempo, anche se recente.
Molto potrebbe dare ancora molto sottoforma di oleolito dei boccioli che, tra l’altro essendo per uso esterno, senza complicazioni può funzionare nelle tossi e nelle patologie broncopolmonari in aiuto ad altre pratiche.

La letteratura scientifica
A parte lavori in vitro che testimoniano che somministrando tutti i giorni ai topi di laboratorio farfaro nel cibo dopo oltre tre mesi si possono creare le condizioni per l’insorgenza di un cancro epatico (sic!),
(Omnia venenum sunt: nec sine veneno quicquam existit.
Dosis sola facit, ut venenum non fit. –
Tutto è veleno, e nulla esiste senza veleno.
Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto. (Paracelso
))

Fortunatamente ve ne sono altri che svolgono una ricerca costruttiva tali da sperare una futura riamissione nel mondo erboristico.

Oltre alle notevoli capacità sull’apparato respiratorio come antinfiammatorio, espettorante e antitussivo indicandone un uso antico nel broncospasmo, bronchiti e polmoniti, farfaro mostra una attività dimostrata, sembrerebbe per la prima volta, degli effetti neuroprotettivi e antiossidanti.
Possiede anche proprietà antidiabetiche e antifiammatorie del colon.

Farfaro in MTC
“款冬花 Kuǎn Dōng Huā è il nome in cinese di farfaro.
La parte medica del fiore si trova nei germogli.
È un’erba “calda” che aiuta a nutrire i polmoni, regolare l’energia, ridurre il catarro e alleviare la tosse.
Agisce per problemi respiratori difficili dovuti alla freddezza patogena nei meridiani polmonari, secondo lo “Shennong Bencao Jing” (The Herb-Root Classic di The Divine Farmer).
È adatto per alleviare la tosse cronica con carenza di energia nei polmoni.
I germogli di solito si formano sulle radici sottoterra prima di fiorire sul terreno.
Devono essere estratti quando le foglie appassiscono in inverno.
Il momento migliore per la raccolta delle gemme va da fine ottobre a fine dicembre.

In Medicina tradizionale cinese (MTC), i fiori di farfara sono piante che appartengono alla categoria “Erbe che alleviano la tosse e il respiro sibilante“.
Nella MTC la flemma è una condizione di ristagno di fluidi che tende a iniziare nella milza e poi va ai polmoni.
Se questo si accumula eccessivamente si infittisce e diventa catarro patologico.
La flemma, essendo una forma di ristagno, spesso inizia come fredda e si trasforma in calda man mano che la condizione progredisce.
Le erbe che alleviano la tosse e il respiro sibilante trattano i sintomi del ramo di questa stagnazione e tendono ad avere proprietà antitosse, espettoranti, diuretiche o lassative.
Inoltre i fiori di farfara sono piante di natura calda.
Ciò significa che i fiori di farfara tendono ad aiutare le persone che hanno troppo “freddo” nel loro corpo, anche se con meno effetto di una pianta che sarebbe calda in natura.
L’equilibrio tra Yin e Yang è un concetto di salute chiave nella MTC.
A seconda delle condizioni, i fiori di farfara possono aiutare a ripristinare un equilibrio armonioso tra Yin e Yang.
Quelli affetti dalla tosse che mangiassero una o due gemme proverebbero sollievo.

Farfaro in Spagiria
Il farfaro veniva usato nella più alta antichità come uno dei migliori rimedi pettorali.

….. E’ un espettorante che in base alla sua funzionalità e alla sua potenzialità viene impiegato con successo nei casi di bronchiti, tracheiti, adeniti e asma.
Come seconda funzionalità venusina e taurina, si usa nei casi linfatismo e in modo particolare nei casi di ipertrofia delle tonsille e ipertrofia delle adenoidi, e dove vi sia infiammazione di gangli linfatici.
Per uso esterno si usano i cataplasmi delle foglie contro la tigna, la dermatosi, nei casi di scottature, di piaghe o di edemi.
Il farfaro si presta anche per curare le distorsioni.
Tratto da “Il Serto di Iside”  A.Angelini op.citata

E’ definito anche “filium ante patrem” (il figlio prima del padre): sia psicologicamente che dal punto di vista del comportamento botanico.
Infatti contrariamente alle piante erbacee che emettono prima le foglie e poi i fiori si comporta come un albero che prima fiorisce e poi emette le foglie.

Farfaro nella leggenda orientale
Una leggenda suggerisce che il fiore bello e utile fosse la reincarnazione di una ragazza.
Questa viveva del villaggio di Kuan raccogliendo medicine per sua madre ogni giorno per curare la tosse.
Vomitò spesso sangue durante la raccolta di medicinali a causa dell’affaticamento e della tensione.
La madre si riprese, la ragazza si ammalò e morì.
Sorprendentemente, piccole erbe spuntarono da dove aveva vomitato sangue.
E fioriva sempre in inverno.
Gli abitanti del villaggio credevano che la ragazza fosse rianimata tra i fiori.