Filosofia della Spagyria: Mercurio vegetale – Bosso
Habitat
Cresce nei boschi di latifoglie in Europa meridionale e sud-occidentale fino alla Mosella.
Costituenti principali
Alcaloidi (buxenone, ciclobuxina D); flavoni; o.e., tannini, vitamina C.
Informazioni
L’estratto di foglie di Buxus sempervirens L. risulta essere utile nel controllo dell’aumento dell’iperlipidemia e dell’aterosclerosi negli animali diabetici.
Buxus sempervirens L. è utilizzato in Marocco come pianta con alcune proprietà medicinali tra cui il trattamento del diabete e delle malattie cardiovascolari.
In Europa bosso è stato usato in etnomedicina per curare la malaria.
Un estratto di foglie di B. sempervirens ha mostrato un’attività selettiva in vitro contro il Plasmodium falciparum.
Un importante opinione
“Importante pianta medicinale ebbe antica fama di curare sifilide, epilessia, reumatismi, gotta e malaria, anche nei casi in cui la stessa china era risultata impotente, come nelle febbri ricorrenti o intermittenti.
Nel Rinascimento, era ritenuto un efficace rimedio contro la calvizie, ma l’imperversare di ciarlatani che vantavano di possedere formule “segrete” dagli effetti miracolosi, fecero perdere il credito a questo rimedio. Il Bosso è oggi ignorato dalle moderne materie mediche e da moltissimi testi di fitoterapia.
Il suo uso terapeutico sembra completamente abbandonato forse a causa della sua tossicità.
In realtà, l’appropriato utilizzo di questa pianta medicinale consente di risolvere diversi quadri patologici e recenti acquisizioni sulla sua composizione chimica sembrano aprire nuove strade nella cura di malattie più complesse.” (Piterà – Il bosso in fitoterapia)
Bosso secondo Padre Vittorio Baroni
“…il Bosso suscita interesse perché, stando all’esperienza, cura tutta la sintomatologia anche preliminare di quel male che prima o poi una diagnosi medica potrebbe individuare come carcinoma…
il Bosso riesce a risolvere tante malattie che hanno un agente patogeno comune e, se prese in tempo, le neoplasie stesse degli epiteli protettivi, ghiandolari, ed altri tumori epitelieli.
…Nella donna una delle sintomatologie che può richiedere l’uso della cura con il Bosso è la formazione di noduli alle mammelle…
Questi noduli sono preceduti da senso di stanchezza e da dolori alle braccia, scambiati il più delle volte per ‘dolori reumatici’.
…Anche lievi dolori alla zona cardiaca possono essere già un preavviso che il pericardio è stato aggredito da questo terribile virus che si vince con il Bosso.
Per quanto riguarda la cura con il Bosso, non si può stabilire a priori in quali sintomatologie esso sia richiesto.
L’arco è vastissimo: gastralgie, coliti, disturbi cardiaci, infiammazioni ai polmoni, ai bronchi, alcune laringiti e faringiti che vengono definite con termine vago come ‘allergie’.
Anche ‘l’ulcera silente’ spesso è originata dal virus che si vince con il Bosso: il più delle volte, anche operata, non si risolve se l’organismo non ha avuto la forza di vincere il virus…
nel caso che in cui sia richiesta la cura del Bosso non è difficile che occorra anche quella dell’alloro.
In alcuni soggetti il virus vive nelle cellule del bacillo di Koch; per cui si ottiene guarigione solo se si curano entrambi i mali: ciò in particolare quando affezioni riguardano i polmoni o gli intestini.
Uno dei punti più vulnerabili di questo virus è il fegato, e di conseguenza il pancreas che, una volta infiammato, comincia col non bruciare i grassi o gli zuccheri.
Di qui, in alcuni casi, l’origine di malattie come il diabete che non guarisce mai perchè non si riesce a togliere la causa del male.
Si è constato che la somministrazione di Bosso a volte fa regredire il livello della glicemia.” (Dodici piante per i mali del secolo- Siena 1990)