Filosofia della Spagyria: Giove vegetale – Anice stellato
Habitat
Molto diffuso negli ambienti assolati di tutta l’Europa meridionale.
Costituenti principali
O.e.: anetolo, estragolo, terpeni, sesquiterpeni, metilcavicolo, veranisatine A, B e C.
Chetone anisico, flavonoidi, cumarine.
Informazioni
“In questa antica pianta mediterranea incarna nel vegetale sistole e diastole del cuore.” (Pelikan)
MIKAT (Loret)
MI (i primi due geroglifici) significano “lo stesso”, “uguale a”, “come”;
Le braccia verso l’alto si leggono “KA”.
L’attività antimicrobica, antifungina e antilieviti dellanice stellato era conosciuta nei tempi antichi ed è stata confermata da quelli moderni.
Il dottor Angelini metteva in guardia dalla tossicità sul sistema nervoso motorio derivante dall’abuso di questa pianta per lunghi periodi. (cosa che non avviene ai dosaggi suggeriti con i preparati spagyrici).
La scoperta delle veranisatine A, B e C e del loro effetto hanno evidenziato effetti analgesici, di rallentamento motorio sui ratti.
In vitro si è sperimentato l’effetto anticolisterinasico che lascerebbe supporre un effetto interessante adoperandolo in forme patologiche grav di degenerazione nervosai come nel caso dell’Alzheimer.
La tradizione ayurvedica e scientifica oltre alle indicazioni in precedenza e successivamente elencate, ve ne aggiunge due: l’artrite e i reumatismi.
Viene nominata spesso nei testi di medicina tradizionale cinese.
Tra le sue proprietà sono quelle di stimolare e favorire la diuresi, sotto forma d’infuso o decotto.
E’ utile in questa forma come adiuvante nel mal di gola.
Possiede qualità aperitive, contrasta la flatulenza ed il senso di nausea.
Le bacchette d’incenso preparate con la scorza sono considerate sacre e vengono accese nei templi in Cina e in Giappone.
L’anice stellato venne introdotto in Europa dalla Cina intorno al XVII secolo e da quel momento ebbe una diffusione amplissima in Europa.
Viene utilizzata nell’ikebana, in cucina e nella preparazione di liquori.
E’ stato sperimentato l’effetto larvicida sulla zanzara della Febbre del Nilo dell’olio essenziale (assieme ad altre piante).