Domanda sulle ore planetarie e radioniche
“Ieri sera stavo ragionando sulle ore planetarie quando ho letto l’episodio descritto nel “Serto di Iside Volume I” di Angelini del contadino del lodigiano che è andato a prendere a mezzanotte le barbe di mais per curare dei reumatismi.
Ma per gli antichi non era più semplice basarsi su questa visione della giornata, ovvero mezzogiorno –> Leone –> Sole mentre mezzanotte –> Capricorno –> Saturno?
Questi due metodi si possono anche unire volendo, facendo cadere l’ora planetaria nel segno zodiacale della giornata, attingendo in maniera più specifica e mirata la pianta per uno squilibrio (tipo Giove in Gemelli)?” .
Grazie a te di questa domanda che permette di fare delle considerazioni generali e alcune particolari:
Prima considerazione: il nostro mondo è sublunare, ciò vuol dire che esperienzialmente non ci sono confini netti nelle valutazioni della realtà ovvero che tutto è relativo.
Questo non vuol dire che tutto può avere senso nella spiegazione delle cose che avvengono, ma che viceversa ci sono diverse modalità di ottenere un determinato risultato.
Un esempio riguarda le moltiplicazioni matematiche: il medesimo risultato si può ottenere con il metodo greco, ma anche quello egizio e il metodo giapponese che pur differendo sulla modalità operativa giungono al medesimo risultato.
Seconda considerazione: vista la premessa precedente sia che si usi per raccogliere le piante il metodo delle ore planetarie, sia di quelle radioniche oppure che ci si affidi alla scelta delle api o di altri insetti bottinatori come le farfalle si otterrà facilmente un risultato;
Terza considerazione: se l’esperienza mostra una nuova “disposizione di eventi” che abbia un senso per chi stia operando quella avrà valore per quella persona, e non importa che sia tale “solo” per chi la “scopra”….
L’abate Kneipp curava le persone ponendo dischetti di carta colorati sulle orecchie dei malati ottenendo risultati notevoli.
Nessuno di coloro che lo seguirono nel metodo ottennero risultati significativi…
Quarta considerazione: si può superare un metodo quando lo si conosca profondamente fino a incarnarlo.
Attenzione alle posizioni dogmatiche!
E’ un pericolo figlio dell’ego e dell’ignoranza.