Filosofia della Spagyria: altre speculazioni su Mercurio
La Carta delle Stelle, la numero XVII degli Arcani maggiori, è l’espressione dei doni del Cielo rappresentati da una giovane donna che versa il contenuto d’acqua di due vasi di oro e di argento, rispettivamente, sul suolo il primo e sulla terra il secondo.
Mostra la capacità di fecondare con l’opposto: il Maschile che feconda il Femminile (l’Acqua) e il Femminile che rende feconda la Terra (il Maschile1).
I domicili di Mercurio testimoniano di questo aspetto che si definisce androgino.
Infatti il segno dei Gemelli, segno d’Aria istintivo, è un segno maschile che fa riferimento al vaso energetico dei Polmoni, organo legato all’elemento Terra.
In Vergine, secondo domicilio di Mercurio, segno femminile personale, legato al vaso di Intestino Tenue, organo legato all’elemento Fuoco.
Realmente il “grande alchimista” del corpo umano.
Si dice pure che il Mercurio di Vergine sia l’”inventore dei pesi e delle misure”.
Mercurio si esalta nel secondo domicilio di Saturno: l’Acquario, segno d’Aria universale, simboleggiando la comunicazione universale2.
Mercurio e l’Uomo
Sul piano fisiologico corrisponde al pancreas endocrino ed esocrino, al S.N.P., ai polmoni, all’intestino tenue e al senso dell’odorato.
Agisce sulla bocca , lingua e laringe, in qualità di capacità di comunicazione.
Nel regno morale è il signore che promuove la consapevolezza, l’espressività, la comunicazione, il legame, l’interscambio fuori-dentro.
Per consapevolezza significa conoscere il percorso che porta alle nostre proprie azioni.
L’espressività è la capacità inconscia di “ex primere”, portare fuori i propri sentimenti e pensieri anche senza l’uso delle parole.
Sul piano psichico corrisponde al senso critico, alla capacità di analisi, al senso della realtà e alla velocità del pensiero.
Il senso critico viene ad essere in relazione senso dell’odorato.
Quando un odore penetra nelle nostre narici, passa attraverso l’osso cribrato posto nella parte alta.
Poi il sistema nervoso porta il segnale elettrico alla parte del cervello chiamato talamo3, qui attraverso altri passaggi del segnale avviene il giudizio riguardo all’odore.
Si comprende quindi il significato della frase “riconoscersi dall’odore” che si usa abitualmente.
Oppure con l’espressione: “fidarsi del proprio fiuto”.