Filosofia della Spagyria: Sette funzioni Venere
In Egitto era chiamata “Stella di Osiride che viaggia nel cielo”.
Ovvero Osiride nella sua qualità di potenza generatrice, in qualità di Iside.
Viene resa analoga all’Acqua nuova o di rigenerazione1 e all’acque Madri.
Ipostaticamente venerata quale Madre, ovvero Maga della Natura, Causa di materializzazione dello Spirito, Principio dell’ Esistenza.
Come Stella del mattino era appellata come: Nutar-dua.
La Stella del mattino è la Venere luciferina, colei che annuncia anticipando il sorgere del Sole.
La Stella della sera, Iside nella funzione di magnete, rappresenta il Principio Femminile, la “Cortigiana del Cielo”.
E’ la Venere vespertina che segue il calar del Sole.
Venere invisibile nel Sole (per 40 giorni) è Neith, la dea dalle frecce incrociate sopra il capo ad indicare, dea della tessitura, è colei che opera al telaio come “colei che tesse un ordito su una trama 2”.
Le caratteristiche richiamano alla memoria la dea Atena – Minerva, dea della ragione, nata adulta ed in armi, uscita dalla fronte di Giove.
A causa di ciò è espressione di Femminilità spirituale animatrice.
Era considerata sia come dea della guerra sia come dea delle bende nella mummificazione e rappresentata nell’azione del bendaggio.
Essa è protettrice di uno dei quattro Figli di Horo,
Duamutef,
Hapi,
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Imset e
Qebehsenuf
le cui teste lignee chiudevano i vasi canopi che contenevano i quattro organi: stomaco. polmoni, fegato ed intestino.
1Atrio deriva da atrium, che ha assonanza con atrum oscuro, qualità tipica di Saturno.
Il Sancta santorum è analogico con il Cuore, Horo.
Quindi Venere risulta la qualità che connette le due Forze opposte: Saturno e Sole, Seth e Horo.
1Il battesimo è uno “specchio” di questa Acqua nuova, esso veniva somministrato quando l’individuo giungeva all’età della maturità sessuale sia fisica e psichica.
2Ordito e trama sono analogici alla croce della Materia e al campo elettrico ortogonale al campo magnetico.