Filosofia della Spagyria: Luna vegetale – Lattuga selvatica
Habitat
Pianta biennale cresce comunemente in Europa centrale, Africa del Nord, Asia occidentale.
In Italia, in zone limitate, nei luoghi aridi, sui pendii rocciosi, tra i ruderi, nei vigneti, ai margini delle strade.
Coltivata (Prussia renana, Zell, Coblentz, Trevés, ecc.).
Componenti principali
Composti triterpenici: a-lattucerolo (taraxasterolo), isomeri dello stesso come esteri acetici ( 1 ) [lattucone ( 2) = lattucerina (3)], germanicolo, b-amirina (4) e le sostanze amare sesquiterpeniche lattucina ( 5) ( 6) e lattucopicrina (6-9).
Nel succo si sono trovati altri composti.
Informazioni
Lactuca virosa L. viene utilizzata sotto forma di estratto oppure sotto forma di lattucario o succo ispessito della droga fresca.
Possiede qualità sedative, analgesiche, afrodisiache, anafrodisiache, antitussiche.
L’uso pediatrico per curare le convulsioni neurogene e l’ipereccitabilità infantile (assieme a biancospino, passiflora e valeriana).
Pure nell’anoressia, nell’ipereccitabilità erotica.
Non si può considerare ipnotico, ma rilassando, favorente il sonno fisiologico.
Queste qualità sono espresse in caso di somministrazione a basso dosaggio (per il lactucario da 0,03 a 0,3 mg max 1 volta al giorno).
Lattuga nelle medicine tradizionali
Lactuca scariola Linn (lattuga spinosa) simile alla L.virosa, è importante nel sistema di medicina Unani.
Tukhme kahu (semi di lattuga spinosa) viene tradizionalmente utilizzato per il trattamento di mal di testa, insonnia, nervosismo, ipertensione, palpitazione e febbre.
Gli indiani Hopi, dopo avere inciso la pianta, ne raccoglievano la linfa che veniva essiccata all’aria e fumata nel corso di cerimonie rituali.
Curiosità
Pianta sacra al dio itifallico della fertilità Min, ed era utilizzata sia a scopo sedativo sia come afrodisiaco estraendo il lattice biancastro che sgorga spontaneamente dopo aver praticato un’incisione sul fusto della pianta.
Gli effetti della lattuga selvatica erano noti sia ai Romani che ai Greci.
Ippocrate ne descrisse le proprietà sedative associando i suoi effetti all’oppio.
A Roma invece Dioscoride Pedanio, naturalista e chirurgo di Nerone (I° secolo a.C.), ne sottolinea gli effetti allucinatori e di induzione di “sogni“.
Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis Historia, aggiunge, a quanto riferito da Dioscoride, le proprietà sedative “provoca sonnolenza, può raffreddare gli appetiti sessuali, purgare lo stomaco e aumentare il volume del sangue”.
Sempre Plinio riferisce dell’entusiasmo di Augusto che fu guarito dalla lattuga: “Divus certe Augustus lactuca conservatus in aegritudine fertur prudentia Musae medici, cum prioris C. Aemilii religio nimia eam negaret, in tantum recepta commendatione.”
“Certamente è descritto salvato dalla lattuga il divino Augusto durante una malattia per la saggezza del medico Musa, mentre la proibiva l’eccessivo scrupolo del (medico) precedente C. Emilio.” (Plinio – Naturalis Historia – Liber XIX – 128)
Lactuca virosa venne utilizzata nel XIX secolo dai medici quando non era disponibile l’oppio.
Il motivo economico faceva si che quella fosse chiamata “oppio dei poveri“.
Nell’Italia meridionale si immerge il ciuccio nel succo di latuga selvatica per calmarne l’ipereccitabilità (papagna)