Il Mondo animale: Pegaso
I cavalli alati sono presenti sui sigilli cilindrici dei Babilonesi.
Alati cavalli di fuoco trasportarono sul carro infuocato verso il cielo il profeta Elia.
Presso i Parsi e i Medi si rappresentarono cavalli alati con una fascia glabra trasversale sulle ali.
Un po’ tutti i popoli raffiguravano cavalli alati, talvolta, con il volto umano e le corna taurine.
Pegaso, narrano gli aedi, era nato dal sangue della Medusa decapitato dall’eroe epico Perseo.
Pegaso poi fendette il monte Parnaso, da cui sgorgò la fontana di Ippocrene (da ippos- cavallo e crene= da craino, compiere, quindi, compiuto da cavallo).
Quando volle raggiungere e liberare Andromeda, Perseo montò Pegaso che lo portò nel luogo dove questa si stava trovando guardata da un mostro marino.
Anche Bellerofonte vinse, cavalcando Pegaso, diverse battaglie mitiche, ma inorgoglito tentò di salire al cielo.
Pegaso si rovesciò scaricando così l’eroe, che precipitò a terra, mentre il cavallo alto volò in cielo divenendo la costellazione conosciuta.
L’aspetto solare spinse poi i cristiani ad adottarlo come emblema del Cristo che innalza se stesso dalla Terra con lo splendore del Sole.
Presso l’Islam troviamo due cavalli alati: uno chiamato Mamun è stato la cavalcatura del padre Adamo, creato, apposta da Dio, col corpo di ambra e con ali di smeraldo perchè portasse Adamo presso i cieli a comunicare con le schiere angeliche.
L’altro, di nome Boraq, invece fu la cavalcatura di Maometto nel suo volo tra la Mecca e Gerusalemme, da qui verso il cielo.
Alla fine del mondo sarà resuscitato, primo fra tutti gli animali, da Dio, per portare Maometto resuscitato per sempre nei cieli.