Caratteristiche fisico-chimiche
Pb P.A. (peso atomico) 207, C.E. (conducibilità elettrica) 4,8, T di F.(temperatura di fusione) 327 C°, T. di E.(temperatura di ebollizione) 1751 C°.
Il piombo è un metallo denso e compatto, risulta essere tenero e duttile ma poco malleabile.
Non è assolutamente né laminabile né riducibile in fili poiché si spezza facilmente.
Come si arguisce dalla bassa temperatura di fusione fonde già con una fonte di calore molto ridotta come quella sprigionata da un accendino per fumatori o una candela.
Viceversa per portarlo in ebollizione ci vuole una temperatura notevole.
La sua lucentezza “argentina” iniziale appena solidificato sparisce rapidamente lasciando posto ad una opacità dovuta alla sua reazione con l’ossigeno.
I composti minerali
Il minerale principale del piombo è la galena PbS che cristallizza nel sistema cubico, che è legato all’archetipo Sole nel settenario dei sistemi di cristallizzazione minerale.
Questo minerale che è il principale da cui si estrae il metallo ha una distribuzione sulla Terra come giacimenti interessanti dal punto di vista dello sfruttamento nell’emisfero Nord (circa tra Nord America ed Europa il 70%).
In Europa, soprattutto, è presente nella Spagna con i giacimenti già coltivati dai Romani.
La galena è un solfuro che paradossalmente possiede un aspetto più “metallico” del piombo stesso, anche se solo in apparenza, in quanto poi è come tutti i solfuri un cattivo conduttore di calore ed elettricità.
Piombo negli artefatti
Con il piombo sono state fatte le condutture degli acquedotti, degli scarichi fognari già nell’antica Roma, sono stati fatti i caratteri di stampa e viene usato per sigillare metalli e per i sigilli.
Risulta evidente come il piombo abbia il carattere saturnino del materializzare, del portare in manifestazione e dell’arrestare.
Un altro uso, infatti, prettamente moderno è quello di sfruttare la sua capacità di fermare le radiazioni ionizzanti.
Fu usato per alcune coperture di abbazie e di cattedrali, come pure lo stagno.
Il piombo e il suono
Il suo comportamento nei confronti della luce e del suono è quello di “non lasciare uscire“, anzi assorbirlo e, infatti i colori sintetici più carichi e stabili sono spesso a base sali di piombo.
Nonchè quello di essere utilizzato nell’ambito dell’insonorizzazione.
Va detto che miscelato con silice e altre sostanze minerali forma il vetro cristallo che ha comportamenti ottici vicini al diamante, pietra di Saturno.
Solo a temperature estremamente basse (-50° e più in basso) risulta un ottimo conduttore di calore e elettricità, e una campana di piombo suona, a quelle condizioni, in maniera “argentina“.
Anche sulla manifestazione della vita il piombo si comporta in maniera limitante e degenerativa in analogia con l’aspetto saturnino.
Il piombo nella Vita
L’intossicazione da piombo progressivamente comporta in un essere umano, ma anche in qualsiasi animale, una aumentata melanconia che sfocia in depressione.
Si ha poi o contemporaneamente una riduzione della massa muscolare e un aumento del tessuto connettivo; ciò comporta una contrazione continua specie dei muscoli estensori.
Il nervo ottico viene progressivamente a degenerare fino alla cecità.
I nervi cranici degenerando favoriscono prima cefalee, poi portano a vere proprie paralisi facciali.
Anche il resto del corpo subisce rattrapimento e paralisi.
In generale c’è un raffreddamento del corpo, si altera il metabolismo cardiaco e quello digestivo, vi è ristagno di urina in vescica.
Alla fine sopraggiunge la morte.
Da un’esame autoptico si troveranno le maggiori percentuali del metallo nella pelle, nelle unghie, nelle reni e nelle ossa.
Tutti questi organi sono in maniera archetipale legati anche a Saturno.
La patologia stessa di avvelenamento da piombo e i suoi sintomi vengono ancora adesso definiti col termine medico di Saturnismo.