Filosofia della Spagyria: Giove vegetale – Iperico
Habitat
Si rinviene in tutti i prati aridi, ai margini stradali e ai margini dei boschi.
Costituenti principali
Derivati dell’antracene (ipericina, pseudoipericina), flavonoidi (iperoside,quercitina,rutina, isoquercitina), xantoni, acilfloroglucinoli (iperforina), o.e.: monoterpeni e sesquiterpeni (alfa-pinene,cariofillene); oligomeri, procianidine e tannini, derivati dell’acido caffeico (ac.clorogenico).
Informazioni
“All’interno dell’Iperico troviamo un’attività sulfurea simile a quella dell’arsenico.” (Pelikan)
L’efficacia dell’erba di San Giovanni come agente antidepressivo è particolarmente ben studiata e i meccanismi sottostanti sono ben compresi.
I preparati hanno relativamente pochi effetti avversi quando assunti da soli ai dosaggi raccomandati.
Tuttavia, sono state segnalate numerose interazioni con altri farmaci.
Ricerche recenti mostrano che queste interazioni derivano dalla capacità dei componenti dell’iperico di promuovere enzimi intestinali o epatici che rimuovono i farmaci dall’organismo o li metabolizzano in forme inattive.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21914616Il probabile meccanismo d’azione è la sospensione della monoamminoxidasi (MAO) e la ricaptazione sospesa della serotonina.
La storia mostra che per 2.400 anni è stato usato come sicuro e efficace medicina erboristica.
Ippocrate stesso, nel 350 aC prescriveva estratti di Iperico per il sollievo da disturbi come la tubercolosi, ittero, raffreddore, insonnia e isteria.
E’ una delle piante che nutre il ka, l’energia che risiede nella coscia destra agisce nel fegato rigenerando il corpo di forma.
Da un punto di vista mitologico e religioso è associato al Sole, a Giovanni Battista.
E’ sacro alla dea celtica Aine per via dei 5 petali del fiore.
Pure è sacro ai folletti dell’Isola di Man (pixies), è associato a talismani e nella confezione di amuleti protettivi.
I latini lo consideravano una delle piante solari esistenti in natura.
Il suo nome infatti significa “cum-hyperione” cioè Iperione, titano padre dell’Aurora e del Sole.
Ippocrate e Dioscoride sostenevano che il suo nome significa “al di sopra” per indicare la sua forza nei confronti del mondo infero.
Per questa ragione era soprannominato anche “cacciadiavoli“.
In molti paesi europei coloro che danzavano durante la notte di San Giovanni si cingevano la testa con questa pianta.
Poi, una volta terminata la festa gettavano i fiori sui tetti delle case per proteggerle dai fulmini.
Una leggenda inglese narra di un palazzo infestato da un fantasma che fosse scomparso solo grazie alla presenza di questa essenza.
E’ una pianta solare con una prerogativa gioviana e secondariamente mercuriale.
L’indicazione epatica è sottolineata dalla porta di Sagittario.
Mentre Aquario indica la capacità di liberare l’organismo dalle tossine dal sistema linfatico al sistema venoso.