Filosofia della Spagyria: Saturno vegetale – Calluna (Brugo)
Habitat
Brughiere, terreni poveri ed acidi.
Costituenti principali
Flavonoidi,arbutina e idrochinone, tannini.
Informazioni
Pianta che colonizza terreni poveri di nutrienti, con acidità elevata e silicei, assieme spesso alla betulla, spagiricamente porta la sua esperienza di modificatrice del terreno nell’ambito fisiologico umano “purificando” il sangue e alleggerendo il carico renale in tal senso.
Come molte piante della mestizia, nello stesso tempo esse rappresentano la fase di presa di coscienza del lutto, non solo nel senso della perdita di una persona cara.
Da utilizzare con cautela nelle forma di tintura spagirica, a basso dosaggio, nel senso non di avvelenamento o di tossicità biochimica ma in quanto provoca una rapida presa di coscienza circa le proprie condizioni emozionali, in particolare.
Nei dosaggi ponderali è un ottimo purificamente, come detto, delle frazioni corpuscolari e proteiche del sangue.
Leggenda
La figlia del bardo Ossian, Malvina, era una ragazza molto dolce e di indubbio fascino.
La giovane donna era promessa sposa ad un valoroso e nobile guerriero di nome Oscar che fu costretto però a partire, in cerca di fortuna.
In un giorno d’autunno, Malvina era intenta ad ascoltare il padre cantare, pensando all’amato partito per una battaglia, quando all’orizzonte vide una figura avvicinarsi tra l’erica.
Era il messaggero di Oscar, ferito e sanguinante, venuto a portare notizie dell’amato a Malvina.
Oscar, durante un combattimento, era stato ferito a morte e non sarebbe mai più tornato a casa.
Prima di morire, però, aveva raccolto un mazzetto di fiori da donare alla sua amata come segno di amore eterno.
All’udire quelle parole, Malvina fuggì verso la collina scoppiando in un doloroso pianto.
Una lacrima della giovane, scivolando sui petali dei fiori viola, li fece diventare improvvisamente bianchi. Malvina guardando i fiori allora esclamò “Che l’erica bianca, simbolo del mio dolore, porti fortuna a chiunque la trovi”.