Filosofia della Spagyria: Luna vegetale – Cavolo (approfondimenti)
“Da tempo immemorabile questo ortaggio è apprezzato come alimento e come rimedio di grande efficacia, in quanto ha vastissime possibilità di applicazione.
Come simbolo degli organi sessuali, ha dato oriigne, fin dai tempi più remoti, al noto proverbio ‘nascere sotto il cavolo’, per indicare l’organo riproduttore da cui ha origine l’uomo.
Gli antichi romani hanno fatto del cavolo il custode della loro salute esi può dire che per sei secoli, come dice Plinio, non conobbero altro medicamento di sicura efficacia.
Catone il Vecchio, già nel III secolo, tuonò in Senato contro i medicamenti e le erbe esotiche che stavno invadendo la città di Roma, difendendo il cavolo, quale custode della salute romana.
Come rappresentante tipico della simbologia lunare, che compendia in sè la potenzialità delle sei precedenti Funzioni Viventi, e che fa da lente focale attraverso cui i raggisuperiori si concentrano nel loro fuoco, ovvero la materializzazione, il cavolo possiede una multiforme capacità curativa, tanto straordinaria qual è la capacità di focalizzazione del simbolismo lunare.
Si può usare sia per via esterna che per via interna.
Nell’utilizzo esterno, si impiegano le foglie piuttosto tenere, alle quali viene toltas la costolatura centrale; dopo questa operazione, la foglia viene livellata, per esempio con una bottiglia, per renderla morbida, arrivati a questo punto, si applica alla parte dolorante e si fissa con una fasciatura.
Per piccole ferite o ulcere, ove la superficie da coprire è piccola, la foglia viene tagliata a strisce che vanno poi applicate sulla parte a mo’ di tegole, in modo che eventuali spurghi possono scorrere lungo gli interstizi.
Le applicazzioni vanno eseguite mattina e sera.
Il campo di applicazione della terapia con il cavolo è vastissimo.
Innanzitutto esso favorisce la secrezione, o la suppurazione delle ulcere, delle vesciche, a cui segue infallibilmente un miglioramento e poi la guarigione.
Nelle ulcere e nelle piaghe, talvolta, la suppurazione può aumentare, perchè la foglia di cavolo estrae quanto di nocivo vi è in esse;
dopo questo trattamento, qualsiasi altro medicamento fitoterapico accellera la guarigione.
il cavolo, infatti, elimina dall’organismo, per assorbimento, le cause che hanno provocato il morbo, in quanto presenta un’accentuata affinità per tutti gli umori viziati del corpo.
Nelcaso di reumi o di nevralgie, se il cavolo applicato sulla parte dolorante assume una colorazione brunastra, significa che si è in presenza di principi morbosi irritanti, se la foglia diviene gialla, oppure si secca, la malattia è stata espulsa.
In presenza di asma e di bronchiti, cataplasmi di foglie di cavolo sul petto sono risolventi per la malattia.
Si impiega utilmente nelle ustioni, per lenire i dolori; mentre gli impacchi di cavolo sulle braccia e sulle gambe, diminuiscono la pressione sanguigna sul capo, perciò viene applicato in caso di cefalee, vertigini, spasmi nervosi.
E’ felicemente in dicato in caso dimetriti, in quella circistanza gli impacchi verranno fatti sul basso ventre oppure sui reni: in questo modo la pianta influisce efficacemente sulle mestruazioni, attenuandone i dolori, e diminuendo o aumentando, a seconda delle necessità, il flusso mestruale.
La stessa foglia ha funzione normalizzante sulla temperatura corporea degli infermi, abbassandola o alzandola, comportandosi, in questo caso, sia da stimolante che da calmante.
La foglia di cavolo ha altre innumeri applicazioni, per esempio; applicata sulle parti doloranti, combatte efficacemente i reumi, e sa prevenire, in caso di infenzioni, il tetano.
ingerito come alimento, è uno degli antiscorbutici più efficaci che si conoscano, e ben lo seppe il capitano Cook che nel suo viaggio durato tre anni, non perse uno dei suoi 118 uomini di equipaggio.
Con il cavolo si può fare inoltre un ottimo sciroppo, composto di miele e zucchero che combatte efficacemente le febbri catarrali epidemiche e le affezioni croniche polmonari.”