Il Mondo animale: il capro

Capro

In Egitto a Mendes si veneravano inizialmente un caprone dalla fronte bianca priva di corna, tra i molti che vi trovavano.
Nel tardo periodo tolemaico tale animale scivolò verso un simbolismo triviale di bassa sacralità.

Presso i popoli dell’estremo nord continentale europeo trainava il carro di Thor, il Marte scandinavo.
Presso la Grecia ellenistica il capro era sacro ad Artemide, la Venere dei Latini.

Animale che veniva sacrificato nel rito a cadenza quinquennale chiamate Brauronie, dalla città attica di Braurona, l’odierna Vravrona.
Non dimentichiamo che anche il dio Pan, padre della vita, era rappresentato in forma caprina, di cui i satiri presero i poteri.

Era pure il premio ai vincitori dei concorsi delle Lenee e dei migliori attori che calcassero le scene dei teatri.
Il termine di tràgodos
1, designava gli attori che recitavano in quella che era la forma teatrale più importante e sacra: la tragedia.

Per la tradizione giudaico-cristiana il capro è legato al sacrificio, il noto capro espiatorio.
Tale figura filosofica di accettazione dei peccati della comunità doveva, evidentemente, giungere nella iconografia simbolica di Cristo.

In realtà si notano due aspetti: il primo quello testé riportato, il secondo il sacrificio del Cristo nel nome del Padre come riscatto per peccata mundi.

D’altra parte il capro rappresenta l’espressione della sessualità più terrena e istintiva, viene espressa col forte odore che il capro emana; per analogia un odore simile lo emette un essere umano dedito ai vizi.

Il Sigillo di Baphomet

Nell’aspetto dell’animalità la testa di capro è inserita nella stella a cinque punte rovesciata.
Sapendo che diritta rappresenta un uomo in piedi a braccia e a gambe divaricate, si capisce che mentre in questa rappresenta la servitù alle forze materiali, l’altra è l’espressione dell’anelo alla giusta spiritualità.

Astrologicamente espresso dal segno del Capricorno che ci riporta alla costellazione della Capra Amaltea posta in cielo per gratitudine da Zeus.
E’ mancante di un corno: la famosa Cornucopia.

1 Da tragos, capra, e odòs, attore.