Una breve considerazione sull’uso terapeutico dell’argilla
L’argilla è sempre stata una delle materie più usate dall’uomo; l’utilizzò per preparare mattoni, vasellame; talvolta per coprire il corpo di un defunto, in guisa di un corpo rinnovato.
Sappiamo anche gli antichi l’utilizzavano per cataplasmi, per ingestione da sola o in associazione a estratti di piante.
L’argilla, o meglio le argille, in quanto ne esistono vari tipi che dipendono dalla composizione chimica di base (caoliniti, montmorilloniti, ecc.), derivano dall’azione delle acque percolanti attraverso le rocce di origine metamorfica e vulcanica, ricche in silice e alluminio.
Infatti, in una forma semplificata, le argille sono classificate come silicati idrati di alluminio.
Se consideriamo gli elementi chimici di base troveremo che vi è del Silicio (), Alluminio (), Ossigeno () e molecole d’acqua H2O.
Se confrontiamo con la sequenza caldaica scopriamo che “”, “” e “” sono rispettivamente l’estremo superiore, l’estremo inferiore e il centro della medesima.
In altri termini è possibile trovare un’identità occulta tra la sequenza della vita dell’uomo (ma anche vegetale se si guarda specularmente la sequenza) e la formulazione dell’argilla.
In un certo senso possiamo porre in relazione analogica l’argilla con la parte corpuscolare del sangue.
L’argilla è stata utilizzata sia per uso interno (anche se c’è una recente normativa europea che lo proibisce) sia per uso esterno imitando la Natura, infatti troviamo spesso animali superiori assumere del fango a scopo curativo, così come rotolarsi nel fango per liberarsi dai parassiti cutanei e difendersi dal calore.
Metodo QaP: “agopuntura egizia”
Troviamo un utilizzo “sosfisticato” dell’argilla: il metodo QaP.
Un passo del Papiro di Berlino spiega di cosa si tratti: “Qap l’individuo con quello“.
Inoltre scrive: “metti sette tavolette su di un riscaldatore a fuoco.
Raffredda con della mucillaggine o con urina di donna.
QAp l’individuo con quello.”
Questa operazione si può fare con dei mattoncini anw , che si presentano di forme geometriche euclidee (piramidi, cubi, semisfere) che vengono preparati a partire da argilla matura, cioè senza miche o altri materiali visibili, che venga raccolta con la luna crescente di acquario e seppellita sottoterra per ricevere i raggi del “Sole interno”.
Quindi viene estratta dopo la venuta dell’equinozio, lavata e separata dalle frazioni più grossolane sempre in acqua di fonte.
Indi costruite le forme (di dimensioni inferiori ad un cm), messe a”cuocere” al sole all’ interno del periodo tra l’equinozio di primavera e quello d’autunno.
Utilizzo del QaP
Una volta trattate in tal guisa, si possono usare scaldate non a temperatura superiore ai 70 gradi circa e applicati sui punti di agopuntura.
Posto sul punto prescelto della pelle si possono come detto nei papiri raffreddare con un preparato fitoterapico o minerale (naturalmente spagyrico).
E’ un sistema interessante poiché non prevede di bucare la pelle, inoltre si possono usare sul punto prescelto diverse tecniche di approccio terapeutico.
La ”informazione vibrazionale” dell’argilla, il principio di forma, data dalla forma geometrica, il calore ed in ultimo è possibile veicolare pure la funzione energetica di un preparato spagyrico posto sul mattoncino.
Nota bene
Va’ precisato che l’uso del metodo QaP segue forzatamente le modalità della medicina cinese (anche se chi scrive usa un’altra metodologia difficilmente decodificabile).
Questa approssimazione è dovuta che al di là delle innumerevoli dimostrazioni della conoscenza e utilizzo nella cura dei vasi energetici da parte degli antichi egizi, non possediamo nessuna mappa o elenco di punti tratti dalla loro tradizione e trascritti come nella MTC.