Caratteristiche fisico-chimiche
Sn P.A. (peso atomico) 118, C.E. (conducibilità elettrica) 8,8, T di F.(temperatura di fusione) 232 C°, T. di E.(temperatura di ebollizione) 2683 C°.
Metallo tenero, duttile, anch’esso poco malleabile e riducibile in fili, è di colore argenteo dorato.
Tipico dello stagno è il cosiddetto “lamento” in quanto una sbarra di questo metallo piegata scricchiola manifestando così che al disotto della superficie compatta i cristalli tendono a spostarsi gli uni sugli altri.
Il fatto che esso fonda rapidamente ma sia difficilmente evaporabile ci suggerisce che questo metallo ha dei comportamenti peculiari a livello fisico.
Infatti se la forma di cristallizzazione dello stagno a temperature superiori ai 13 gradi circa è tetragonale (nel sistema di cristalizzazione del mondo minerale è rappresentato dal sistema di Giove), al di sotto esso diventa cubico e se tale temperatura viene mantenuta a lungo si ha la “lebbra dello stagno” che polverizza praticamente qualsiasi oggetto fatto di esso in una polvere grigia.
Rifondendolo e condensandolo riprende la sua struttura tetragonale.
Se invece ci si avvicina alla temperatura di fusione esso modifica la sua struttura cristallina in rombico, divenendo nel contempo duro e ruvido.
Risulta un pessimo conduttore e di calore, risulta però curioso che in lega con il piombo venga utilizzato nelle stagnature del rame e dell’argento per i circuiti elettrici.
Ricordiamo anche la lega con il rame che si chiama, genericamente, bronzo.
Lo stagno e il suono
Sorprendentemente né una campana di rame né di stagno potrebbero produrre un suono accettabile, ma una campana o un gong di bronzo ha una personalità acustica ben conosciuta e profonda, insostituibile.
Lo stagno invece può essere adatto per strumenti ad ancia o a fiato.
Lo stagno nel mondo minerale
Il minerale principale dello stagno è la Cassiterite SnO2 che cristallizza nel sistema tetragonale è diffusa in gran parte nella cintura tropicale in particolar modo in Asia.
In Europa famosi nell’antichità furono i giaciment di stagnoi della Cornovaglia.
Lo stagno nella Vita
Lo stagno, a differenza del piombo che, come abbiamo visto, possiede una forte incompatibilità colla vita, è presente già in natura in diversi organismi, basti pensare a certi semi oleosi, e, in certe parti animali da alimentazione umana.
Troviamo che in organi come polmoni, reni, cuore, sangue, cervello, milza, fegato e pelle la concentrazione di tale metallo è attorno al mg per kilogrammo di peso.
Nella lingua e nella mucosa della medesima le concentrazioni risultino ben più elevate fino ad arrivare a quasi 30 mg/kg.