Filosofia della Spagyria: Mercurio vegetale – Levistico
Habitat
Tipico dei monti dell’Europa centrale e diffuso per coltivazione e rinselvatichito nel resto d’Europa.
Forse originario delle montagne della Persia.
Costituenti principali
O.e.: α-terpinil-acetato, β-phellandreneterpinolo, neocnidilide, (Z)-ligustilide, cineolo, terpene, esteri dell’acido acetico, valerianico, malico, benzoico; tannini, resine, gomma, grassi, zucchero e acido angelico.
Informazioni
“Le ombrelle sono relativamente piccole rispetto alle dimensioni della pianta (fino a 2 metri di altezza).
La radice è corta e ramificata in radici secondarie lunghe e spesse che esprime una lunga sistole, inspirazione, dell’Aria sia terrestre sia cosmica.
Nell’ombrelle relativamente poco sviluppate in dimensioni si rileva una diastole, espirazione, controllata.
La forza non si disperde nella fioritura ma ridiscende nella radice per esprimersi l’anno successivo.
La sua capacità terapeutica è quella di areare e di fluidificare i liquidi organici.
Possiede un sapore e profumo speziato e salato.” (Pelikan)
Levistico nella ricerca scientifica
La radice di Levisticum officinale Koch è anche conosciuta da secoli come una medicina tradizionale persiana che possiede attività spasmolitiche, diuretiche e carminative.
L’olio essenziale estratto da parti aeree di questa pianta risulta relativamente attivo nei confronti del Mycobacterium tubercolosis.
Levistico nella storia
Il suo utilizzo è testimoniato nell’antichità da Dioscoride ( ligusticon, latino: ligusticum).
Levistico veniva coltivata nelle zone montuose della Liguria in Italia.
I preparati di levistico erano utilizzati nel Medioevo principalmente come emmenagogo, carminativo, diuretico e rimedio per vari disturbi della pelle e sono stati menzionati da Lonicerus (1564) e Mattioli (1501-1577) stando a Madaus (1938).
Il Capitulary de Villis (IX secolo) contiene il levistico come una delle tante piante culinarie e medicinali che dovrebbero essere coltivate in ogni giardino imperiale (Arnold 1923).
Da secoli è conosciuta come medicina popolare carminativa e spasmolitica.
Nel trattato cosmetico-medico di Trotula de Ruggiero della Schola Medica Salernitana dell’XI secolo, il levistico è indicato per l’alleggerimento della pelle.
In Germania è stato utilizzato per infiammazione delle vie urinarie e nei calcoli renali.
In Francia, levistico è stato utilizzato come digestivo e carminativo e anche come ingrediente dolciario.