Filosofia della Spagyria: Venere vegetale – Mandragora (approf.nti) 1
Una diversa origine mitica
Intorno a questo periodo, cominciò a circolare un mito apparentemente nuovo, una mandragora sarebbe spuntata da un terreno contaminato da sangue o seme umano, ai piedi di una forca.
Mandragora, dice il poeta, nacque dalle «lacrime equivoche» di un impiccato.
E’ anche l’opinione di Laurens Catelan, maestro apoticario dell’Università di Montpellier, che insegna ai suoi allievi: « Le Mandragore non si ottengono per trapianto o per semina, ma precisamente dallo sperma di uomini impiccati ai patiboli o fracassati sulle ruote, che liquefacendosi e colando con gli umori goccia a goccia sul terreno già grasso e untuoso per la frequenza delle impiccagioni, produce in tal modo la pianta, poiché lo sperma umano fa le veci di un seme ».
Il dottor Turner, che aveva trascorso alcuni anni in Europa, fu pronto a condannare i responsabili di tale voci.
Secondo i Kabbalisti, l’origine di questa pianta misteriosa fosse precedente al Diluvio.
Adamo, prima della creazione della sua compagna, disteso ai piedi dell’Albero della Scienza del Bene e del Male, lascivamente accarezzato dagli zefiri saturi degli effluvi di una Natura in pieno sfogo genesiaco, sentì sorgere mentre dormiva un turbamento dovuto all’aspettativa e al desiderio della donna.
Nel corso dei suoi sogni, polluiva il seme che andava a fecondare il terreno.
Mettendo in paragone la visione oscura del patibolo e quella paradisiaca vediamo come entrambe possiedano un elemento comune: l’origine umana di questo vegetale.
Tale credenza, dovuta all’aspetto antropomorfico della radice, fu il punto di partenza della favolosa leggenda di Mandragora. (Mandragora Stramonio chi siete? AA.VV. https://it.scribd.com/document/180036487/Catalogo-121-pdf)
Fascino moderno di mandragora
Nei secoli più recenti, i miti di mandragora ha continuato a fornire ispirazione agli scrittori e non solo, a quelli che scrivevano per il teatro, come, ad esempio, nell’atto I, scena II dell’opera Un Ballo in Maschera di Giuseppe Verdi (1857) quando Amelia, il governatore moglie, cerca una cura per una passione colpevole dalla zingara Ulrica.
Ulrica le dice:
‘Più tardi, Amelia si avvicina al fatidico punto: “Ecco l’orribile campo in cui la morte è l’espiazione del crimine.
Ci sono i pilastri delle piante ai loro piedi. ”
Il folklore basato sui miti della mandragola sopravvisse fino al XX secolo:
‘Nel dicembre del 1908, un uomo impiegato a scavare un giardino trascurato a mezzo miglio da Stratford, tagliò con la sua vanga una grande radice di brionia.
La chiamò mandragora e cessò immediatamente di lavorare, dicendo che fosse “terribile sfortuna“.
Prima che la settimana terminasse, si narra che cadesse da alcuni gradini e si rompesse il collo.
In Spagiria
Chi conosce la Spagiria sa che questa pianta può favorire la discesa di uno spirito, che viene così concepito, quando le condizioni siano energeticamente favorevoli nella coppia.
Ma anche che permette di aprirsi verso il Cielo o meglio verso i Cieli.
Naturalmente parliamo di piante che vengono opportunamente manipolate secondo i tempi e i modi necessari.
E che sia assunta e/o spalmata con altrettanta attenzione e dedizione, nonchè prudenza trattandosi di una pianta estremamamente pericolosa e tossica.