Filosofia della Spagyria: Venere vegetale – Calendula

Habitat
Cresce nei campi erbosi dal l.dm. alla zona submontana.

Costituenti principali
Saponine triterpeniche, claendulosidi, alcoli triterpenici, flavonoidi, idrossicumarine (umbelliferone, esculetina), carotenoidi (luteine e zeaxantine), o.e., polisaccaridi.

Informazioni
Calendula officinalis l. è un’erba annuale  che viene comunemente utilizzata come vulneraria e come antinfiammatorio.

Studi sperimentali in vivo hanno rivelato che C. officinalis presenta attività antinfiammatorie e antibatteriche così come proprietà angiogene e fibroplastiche che agiscono in modo positivo sulle fasi infiammatorie e proliferative del processo di guarigione.
C. officinalis sembra agire positivamente nelle coliti indotte (in vivo) anche in caso di diarrea, sanguinamento intestinale, perdita di epitelio.

Leggenda e mito
Calendula nella mitologia è legata alla storia di Adone e Venere.
Adone era nato dalla relazione tra Mirra e il proprio padre Tia.
Venne adottato da Venere quando la madre fu trasformata in un albero per punizione, e questa, affascinata dalla bellezza di Adone, lo nascose in una cassa e lo affidò a Proserpina, regina degli Inferi.
Quest’ultima, curiosa, aprì la cassa e, alla vista di Adone, fu colpita dalla sua bellezza e si rifiutò di restituirlo a Venere, la quale, irata, chiese aiuto agli Dei.
Zeus mise fine alla disputa sentenziando che il giovane doveva trascorrere una parte dell’anno con Venere nel regno dei vivi e una parte con Proserpina nei regno dei morti.
Nel passaggio tra la vita e la morte, causato dalla ferita di un cinghiale durante la caccia, dal sangue sgorgato diede origine ad una pianta dal nome Adonis.
E dalle lacrime versate da Venere per piangere il suo amato fu generata calendula destinata, come Adone, a periodi di vita alternati a quelli di morte.
Tradizione nord europea
Secondo una tradizione germanica, bisogna raccogliere la terra dove l’amato ha lasciato impressa l’orma del piede e riporla in un vaso.
Qui si deve seminare la calendula e, quando la pianta fiorirà, sboccerà l’amore.
In questa leggenda la calendula è chiamata la “Sposa del Sole” (Sonnenbraut).