Filosofia della Spagyria: Sole vegetale – Salvia sclarea
Habitat
Pianure erbose mediterranee e submontane della penisola e delle isole.
Costituenti principali
Linalolo, sclareolo, cedrene e acetato di linalile; resina, principi amari, tannini, acido gallico, sali organici e minerali.
La composizione risulta molto simile a Salvia officinalis.
Informazioni
Salvia sclarea L. in forma di olio essenziale è valutata sia come antidepressivo con attività antidopaminergica in vivo. sia come ansiolitico.
Migliora la qualità del sonno e può essere usato per la prevenzione delle sindromi neurodegenerative e per migliorare le capacità cognitive.
L’attività antimicrobica lo rende interessante per uso locale sia come componente nelle formulazioni cosmetiche.
Nella cura della pelle, agisce come astringente e ha proprietà antibatteriche, antisettiche, antimicotiche e antinfiammatorie.
Salvia sclarea viene impiegata soprattutto nelle cure contro acne e altre infiammazioni della pelle.
E’ utile anche nel trattamento della alopecia, per combattere la forfora o come deodorante.
La mucillagine estratta dai suoi semi possiede capacità antinfiammatorie oculari.
Santa Ildegarda le attribuisce virtù stomachiche, emmenagoghe (favorisce le mestruazioni), di acuire la vista e contro il mal di testa.
Dice Ildegarda: ”La salvia sclarea è calda ed efficace contro veleni e tossine.
“La salvia sclarea è calda ed efficace contro veleni e tossine.
Se qualcuno ha lo stomaco talmente debole da non voler più mangiare, prenda della salvia sclarea con menta e finocchio disciolti in vino e miele, dopo i pasti e alla sera prima di coricarsi.
Il suo stomaco, curato con delicatezza e disintossicato, tornerà a provare piacere per il cibo” (Physica di Hildegard von Bingen).
Conosciuta come “erba moscatella” per le sue foglie che macerate nell’aceto conferiscono l’aroma di “moscato”, è una pianta particolarmente usata in enologia per intensificare l’aroma del vino e della birra, nonché un importante componente del vermouth.