Filosofia della Spagyria: Marte vegetale – Assenzio
Habitat
Predilige terreni aridi soleggiati dal piano alla zona submontana.
Sceglie per crescere terreni azotati, caldi, leggeri, assolati e pietrosi.
Componenti principali
Thujone, sostanze amare (absintina e anabsina), proazulene.
Informazioni
” ‘L’uomo si sente bene come un maiale’.
L’elemento aria anzichè permeare tutto l’individuo “rimbalza” portando ad un rigonfiamento simile a quanto avviene nel maiale che accoglie l’aria senza però assimilarla.“(Pelikan)
Nell’ambito della ricerca scientifica l’interesse per A. absinthium è quanto mai ricca di ricerche sugli effetti ( moltiin vitro e su animale) farmacologici su tumori mammari, sul morbo di Crohn, intossicazione da piombo.
Degno di nota sono la capacità colretiche e colagoghe della medesima.
Persino in forma di linilento e pomata per uso esterno in caso di osteoartrosi confrontata positivamente con FANS chimici famosi in forma di pomata.
Tra gli autori classici Teofrasto notò che, sebbene fosse un’erba amara, risultasse anche salutare.
Dioscoride lo cita come capace di espellere i vermi intestinali, una pratica già conosciuta nell’Egitto faraonico.
Prospero Alpini cita un decotto di assenzio per scacciare una febbre biliare e assieme ad altre erbe in olio caldo per un leggero massaggio per portare fuori dal corpo l’eccessivo riscaldamento prima di un attacco di febbre contagiosa. (Ierobotanica)
Il vino di assenzio o l’infuso leggero preso la mattina a digiuno, distrugge i vermi dello stomaco, lo tonifica, ne stimola le papille e quindi l’appetito, smuove dolcemente la bile e ne stempera l’acrimonia; è buono per i dolori del lato destro, le malattie del fegato e calma l’agitazione del cervello. (Louis-Alphonse Cahagnet)
Secondo Macer Floridus, autore del “De viribus herbarum”, assenzio veniva offerto, nei giorni sacri, agli auriga delle quadrighe prima di ogni corsa.
Veniva utilizzato dai capi consolari per mantenersi efficcenti e in salute.
Anche la casta dei sacerdoti nell’antico Egitto faceva uso di questa, con altre piante.
Essi sembra possedessero una forza sovraumana.
Piante di assenzio poi venivano condotte in processione durante certe feste in onore di Iside.
Per Apuleio, nel suo “De virtutibus herbarum”, l’assenzio portata addosso a sè donava molta energia e teneva lontani i demoni.
“In Inghilterra è noto come the old woman, la “vecchia donna”: ciò che riporta all’uso che ne facevano le donne delle campagne al pari di quelle di Grecia e Roma, per combattere i disordini della menopausa.
Da ciò si evidenzia, ci sembra, il ruolo delle artemisie, il tipo di aiuto che con la loro introduzione Artemide fornisce alle donne.
Che esse facilitino i parti, l’espulsione della placenta, appare a priori poco conforme alla natura della casta dea e si tratta, probabilmente, solo di una funzione secondaria, derivata; nondimeno, le artemisia permettono di bruciare più facilmente le penose tappe che ritmano la vita di una donna: pubertà da una parte, menopausa dall’altra.
…Le artemisie son in relazione con la luna nel suo aspetto “calante” in quanto stimolano l’espulsione del feto, del sangue mestruale e dei vermi intestinali.
Il riferimento ad Artemide (luna crescente) parrebbe dunque improprio, dovendoglisi preferire Ecate.
Più che all’aspetto fitopratico, ci si è riferiti all’ambito più vasto della ideologia amazzonica.”
(Vittorio Fincati)
Perfettamente inutile affermare che la segnatura spieghi molto bene tutto ciò che si sia sostenuto dalla tradizione e dalle ricerche scientifiche.