Filosofia della Spagyria: Giove vegetale – Frassino
Habitat
Frequente nei boschi di latifoglie e radure di tutta Europa.
Costituenti principali
Flavonoidi, cumarine, frassina, mannite, acido malico (foglie); cumarine, frassina, esculina, mannite (corteccia); secoridoidi (semi).
Informazioni
“Il frassino segue l’azione del nocciolo, pianta mercuriale che segna il limite tra il formale e l’informale creando un ponte tra loro, prepara l’avvento delle altre latifoglie.” (Pelikan)
La nuzhenide e GI3, i principali secoiridoidi di un estratto acquoso ottenuto dai semi di Fraxinus excelsior sono ritenuti i composti attivi responsabili degli effetti ipoglicemici.
Un vecchio proverbio narra che per sapere come sia l’estate che verrà si debba guardare, in primavera, se germogli prima il frassino o la quercia.
Il frassino indicherà un estate calda ed asciutta la seconda fresca ed umida.
Per la tradizione greco-latina era considerato sacro, così come la quercia, è progenitrice di uomini.
Esiodo nel poema “Le opere e i giorni” narra della nascita della terza razza:
“E Giove padre creò una razza di uomini perituri,
la razza di bronzo,
non uguale a quella d’argento,
figlia dei frassini,
terribile e potente”
La terza razza umana nasce dai frassini.
Dietro a questa allegoria si cela l’informazione dell’inizio dell’attività ormonale con la nascita di questa razza.
La caduta nella materia, nascono le Ninfe dei Frassini, Nunfai meliai.
Il frassino in greco viene, infatti, chiamato melia, termine che ricorda il termine con cui si chiama il miele, l’ambrosia che cola dalla pianta e che nutre l’uomo. (Mannite)
Quest’albero è presente nella leggenda del Centauro Chirone, tra i pochi saggi della sua razza, che donò quale dono per le nozze di Peleo e Teti un bastone di frassino che divenne la lancia di Peleo, poi divenuta una delle armi di Achille.
Presso i nordici europei la memoria del frassino è legata al mitico Yggdrasil, munito di tre radici che sono la rappresentazione del passato, del presente e del futuro, a simbolo di eternità.
I frutti di questo sono gli uomini.
La Voluspà riporta a riguardo:
“Io conosco l’esistenza di un frassino, chiamato Yggdrasil, bagnato dalla bianca rugiada, da cui colano rugiade per le valli; l’albero sempre verde che si spinge verso la sorgente Urd.
Tre ragazze vicine all’albero arrestano il destino dei figli del tempo”.
Nella formazione del bosco, il frassino è il pioniere delle piante ad alto fusto.
Mentre il nocciolo mercuriano delimita l’area di ciò che non è ancora manifesto e che prenderà forma, operando in qualità di pontifex tra il formale e l’informale, il frassino opera nel senso del creare e dell’ordinare gli squilibri che vengono a trovarsi tra le varie specie vegetali di alto fusto. (A.Angelini)