Filosofia della Spagyria : singolarità saturnine
In Egitto era chiamato “Urkapt” ovvero Ka1 generato di Horo, rappresentazione della capacità di fissazione, il Fuoco cristallizzato nella materia, il Corpo dominato dallo Spirito.
Ka Rappresenta perciò l’”inizio dei tempi” della Genesi mosaica e dell’emistichio 200 della Cosmogonia di Esiodo.
Fisiologicamente è l’epifisi che è chiamata anche ghiandola pineale, nome derivante dalla somiglianza con la pigna del pino silvestre.
Per gli egizi era impersonato da Seth, il nemico di Horo, figlio di Osiride.
Fu Seth stesso a sconfiggere Osiride, uccidendolo e lo smembrandolo in 14 parti.
Nel mito greco vi è una profonda relazione tra Kronos e la pietra, creduta Zeus infante, analogicamente nominata in molte religioni come rappresentazione di Dio-Uomo, ovvero dell’Adam ebraico, del Purusha indi, dell’Uomo cosmico.
E’ la pietra scartata dai costruttori che diviene pietra d’angolo, la pietra nera (un meteorite?) che è custodita presso la Medina sacra ai musulmani, infine, la pietra filosofale della tradizione dell’alchimia, che viene ad essere espressa nell’acrostico: V.I.T.R.I.O.L..
Zeus giunge a maturità e presentatosi al cospetto del padre lo spodesta, non lo evira come fece con suo padre Urano, ma anzi gli dona il regno dell’ al di là, il Regno dei Beati, i Campi Elisi, il Paradiso secondo la Divina Commedia di Dante Alighieri.
Xronos è il dio della materiazione, ma anche della smateriazione2, ovvero dallo Spirito che “schiavo” del Corpo, a causa della capacità di divenire giusti permette di rendere il Corpo “servo” dello Spirito.
- Mikael
In pratica attraverso il giusto sentire e il giusto agire, attraverso la audacia, la morte non condannerà la nostra Anima ad essere “ingoiata” dal mondo dell’Astrale, ma passati indenni dinnanzi all’Arcangelo Michele con la Spada fiammeggiante, si potrà risalire al mondo delle Stelle fisse.
Lungo e perilioso è tale sentiero irti di trabocchetti e di difficoltà che noi stessi ci creiamo attraverso i nostri desideri, le nostre aspettative, nonché i nostri pensieri e le nostre emozioni.
E che questo raggio non sia da considerarsi che un giudice severo e incorruttibile è dato dal premio che a ciascuno può essere riservato, una volta “purificati”, poiché possiamo scoprire il “volto nascosto del Sole”, così come viene chiamato Saturno da parte di Arnoldo da Villanova, egli infatti segue la tradizione del nome sopra riportato di Ka di Horo.
Saturno, quindi, è il Signore dei ritmi e del Tempo c la sua ipostasi cosmica, il pianeta Saturno, compie la propria rivoluzione intorno al Sole in circa ventinove anni, così come la Luna intorno al nostro pianeta ha un periodo di rivoluzione di circa ventinove giorni circa.
Il legame occulto tra la Luna e Saturno verrà meglio specificato in altra sede.
Basti ricordare per il momento la relazione “ormonale” che esiste tra la luce-epifisi-riproduzione, già accennata in precedenza.
Saturno per gli egizi era pure“ la Stella dell’Ovest che attraversa il Cielo “, ovvero in termini astrologici il segno della Bilancia, il tramonto dell’anno, che segna l’inizio del prevalere del buio sulla luce, analogicamente al tramonto del giorno.
E’ il momento della melanconia, del Silenzio, del ritorno alla casa del Padre, l’Am Duat egizio, essa è la così come la notte è la morte della luce settenaria per essere nel regno dell’assenza di luce, in quanto rappresentazione dei sette colori divorati dal padre Saturno.
1 Il geroglifico Ka , è un dilittero, indica il Principio primo (aquila) che viene mescolato dalla forza dell’archetipo Marte
2Nell’uomo è lo stato di infante, in cui la “fontanella” sulla sommità del capo testimonia il completamento della presa dello Spirito da parte del Corpo. Una volta chiusa lo Spirito sarà prigioniero. Confrontare con il Guardiano della soglia e l’angelo con la spada fiammeggiante.